feb 20 2014

Il Fosso di Helm: i labili confini tra fantasy, fantascienza e distopia

Domenica 16 febbraio alle ore 18 si è tenuto il primo appuntamento della nostra rassegna letteraria ‘Un Libro per domarli, un Libro per trovarli, un Libro per ghermirli e nel buio incatenarli’ presso la sala Delmo Veronese. Una recente operazione i cui tempi di recupero si sono rivelati più lunghi del previsto ha costretto il nostro primo relatore, il dottor Cesare Catà, ad evitare un viaggio così impegnativo dalla terra delle Marche in cui risiede. La presenza autorevole del Prof. Adolfo Morganti, editore de ‘Il Cerchio’, ha supplito ampiamente all’assenza dell’autore: con un excursus volto a indagare le radici profonde delle leggende popolari, l’editore ha introdotto il libro Filosofia del Fantastico. Escursione tra i Monti Sibilini, l’Irlanda e la Terra di Mezzo facendo una comparazione con i significati simbolici sottesi alla nuova mitologia tolkeniana. Tra gli intermezzi musicali a cura della flautista Eva Azzalin (Les Folies d’Espagne di Marias, l’Allemanda di Bach e la Piéce di Ibert) e le domande mirate della moderatrice, la Prof.ssa Luciana Permunian, l’incontro si è snodato tra la fantascienza del Prof. Alberto Costantini due volte vincitore del Premio Urania e la distopia – ovvero la descrizione di un mondo in cui nessuno vorrebbe vivere – del veemente Giuseppe Pasquali che con la sua retorica infiammante ha criticato il consumismo dilagante dell’universo editoriale fantastico italiano. «Leggete autori italiani» affermaSimone Draghetti di Linee Infinite, lui che è un piccolo editore di Lodi crede fermamente nel suo progetto. Il pubblico, numeroso e attento, ha poi visto l’intervento finale di Davide Truzzi, autore presente al prossimo appuntamento letterario: «io che sono una persona polemica stavolta non ho trovato difetto alcuno». L’incontro si è concluso poi con un buffet offerto dall’associazione e la vendita diretta dei libri trattati.