In nomine Patris

Per la Rassegna Letteraria presentiamo la prima recensione del libro In nomine Patris di Davide Truzzi.

Recensione del libro ‘In nomine Patris’ (Linee Infinite 2012) di Davide Truzzi, autore mantovano del 1985, presente alla Rassegna Letteraria organizzata da ‘Il Sentiero dei Draghi’ il giorno 16 marzo.
La band padovana citata nell’articolo, i Sensorium, sarà presente a Este in gioco la sera del 3 maggio, per un super concerto sul palco del Foro Boario del Castello di Este.

«Neri i corti capelli e nero il cuore del guerriero», tra gli otto selezionati per combattere la Battaglia dei Mondi, al cospetto di un Dio che non può o non sa fermare l’estinzione delle sue creature, Reler è quello che viene dal pianeta Terra, il prediletto di Gaia. Nella gerarchia sociale è un lupo, emarginato da pecore, cani e pastori: il loro è un ideale differente dal suo, fatto di superficialità, di edonismo e di profitto. Rinnegare l’antica religione che assegnava continui miracoli a Madre Natura diventa il tran tran terrestre: divenuto nella morte il campione dell’aldilà, si troverà a misurarsi con l’intolleranza, con i sentimenti d’odio suscitati da nemici differenti nel corpo e nello spirito, con l’assoluzione finale dovuta alla comprensione, al rispetto e alla felicità. È un paradiso quello fuori dal tempio, la musica divina risuona nelle orecchie non più spettrale, il passaggio per la scala umida e oscura gli ha aperto gli occhi, ma più di tutti si scopre innamorato. «Loro muoiono e voi vi vantate, un’intera razza scompare e voi l’insultate». L’incontro con la guerriera teiwaziana Breena, scelta da Teia, «talentuosa, indomita e terribile», portatrice di antiche ferite sulla schiena, combattente fin dalla nascita in onore di un popolo che sa essere conquistatore dell’Universo, gemello di Berkana e orbitante intorno a Sowulo, porterà Reler a ravvedersi, a concentrare i suoi occhi verdi da rettile su altri che non siano se stesso: il dono della claymore, anima del guerriero, sarà il sugello finale di quella che sarà una tragica conclusione, la sopravvivenza di un popolo su un altro. Piangono le dee, attendendo il loro fato e pregando il Dio di «benedire coloro che cadranno e di perdonare quelli che vivranno»: il combattimento nell’arena, vigilato dal guardiano Fetro, vedrà contrapporsi a due a due eroici guerrieri, morti affinché nell’Oltretomba il furore permetta ai pianeti di continuare a vivere, anche se sempre meno. Davide Truzzi è giovane ma ci sa fare, il suo universo parallelo, intriso di una sacralità nietzchiana, a tratti quasi nichilista, si ricollega a un progetto di symphonic metal, portato avanti dalla band padovana Sensorium: un concept album ispirato alle atmosfere alla Vanelli, illustratore della copertina del libro, uscirà a breve, nell’attesa generale. Sangue e violenza, Poe e Lovecraft, con il loro omaggio al bello stile dannunziano dei primi del Novecento, si mescolano ad empiti di intima dolcezza, in cui l’amore e la passione regnano quasi in toni ingenui, per la speranza in un domani che non esiste. Possiamo solo dire «Tu che passi, rammenta che qui arse» uno scrittore «che compì il suo dovere», il suo dovere di outsider: non è possibile classificare Davide in un genere preciso, si può solo coglierlo a Linee Infinite, ma «ancora vive» nel cuore dei suoi lettori, per quello strano connubio che non si può riassumere in una recensione. E’ da leggere, può piacervi come no, ma sicuramente sarà un viaggio intenso.

A tu per tu con l’autore
Quanto c’è di te in Christian/Reler?
Parecchio, come del resto in molti altri personaggi a partire da Breena, coprotagonista del romanzo. In fin dei conti credo che un personaggio ben fatto debba ereditare da una parte dell’anima del suo autore, è una specie di “soffio vitale” che, se manca, lo rende artificiale e asettico.

Associa ad ogni personaggio una canzone metal che lo identifichi
Curiosa questa domanda! Dato che i personaggi sono tanti, mi limiterò ai quattro principali:
Breena: DeathSS – Ishtar, “Augusta between Gods our Lady of the war, she’s covered by love and full of all delight.”
Reler: DeathSS – Panic, “I can fall down like a dog, Then I fly high like a hawk. I’m the Devil and I’m God, I’m the one who tries to live his life”
Kedon: Sybreed – Posthuman Manifesto, “Become a flawless model, a modern delight to free your mind”
Ullr: Sabaton – 40:1, “Always remember, a fallen soldier. Always remember, buried in history”

Racconta come è stato promosso il libro fino ad ora e spiega come la creazione del concept album coinvolgerà te e la band Sensorium (ho letto che alcuni andranno via, è un problema?)
La promozione è frutto di una sinergia tra me, i Sensorium e Linee Infinite Edizioni. La casa editrice non ha certo i mezzi di una Big come Mondadori o Rizzoli, ma fa del suo meglio per promuovere i suoi autori organizzando numerose occasioni di incontro e partecipando a diverse fiere dell’editoria. Con i Sensorium il lavoro procede e, in attesa di concludere l’album (che sarà distribuito anche assieme al libro), abbiamo organizzato alcune serate molto particolari, con l’obiettivo di unire sempre meglio musica metal e letteratura; l’ultimo spettacolo di questo genere che abbiamo tenuto insieme, al Napoleon Music Pub, è stato un esperimento particolarmente apprezzato che spero di poter ripetere al più presto. Quanto al cambio di formazione in atto, ovviamente qualche problema da risolvere l’ha creato, ma la voglia di andare avanti c’è e confido in un rinnovamento positivo a breve.

Recensione ad opera di Camilla Bottin

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